Superprestige: la Arzuffi insegue il sogno
Al giro di boa del challenge Arzuffi è seconda – Van der Poel tenta il poker a quattro prove dal termine
La recente vittoria di Alice Maria Arzuffi (“AMA” per gli amici) nella quarta prova del 37° Trofeo internazionale di ciclocross Superprestige di Gavere-Asper è stata accolta con favore e simpatia anche in Belgio, dove la ragazza risiede, già dall’anno scorso, essendo in forza al team professionistico locale “Steylaerts-777” diretto dall’ex campione del mondo di ciclocross Bart Wellens (due volte iridato tra gli Under 23 e due volte tra gli Elite).
Grazie anche ai piazzamenti conseguiti nelle tre precedenti prove (seconda a Gieten, terza a Boom, settima a Ruddervoorde) la nostra ragazza, cresciuta nel vivaio del team Guerciotti di Milano (direttore tecnico Vito Di Tano), si trova in seconda posizione nella graduatoria provvisoria, a soli due punti dall’olandese Annemarie Worst, sua compagna di squadra, terza nella classifica finale della scorsa edizione.
La possibilità che la giovane azzurra possa mantenere tale posizione nelle restanti quattro prove, ovvero conquistare la vittoria nella classifica finale, ci porta indietro, con la memoria, a poco più di due decenni fa quando Daniele Pontoni (due vittorie finali e diciotto tappe) e Luca Bramati (una vittoria finale e quattro tappe) confortarono la scelta della Società ciclistica Spallanzani di Roma che accolse per la prima volta in Italia (stagione 1984-1985) una prova del trofeo Superprestige per passare poi, senza soluzione di continuità, il testimone a Milano (Gp Guerciotti) e Silvelle di Trebaseleghe (Gp Selle Italia) che mantennero l’impegno per dieci anni (cinque ciascuna sede).
In quegli anni, fino al 2000, il trofeo faceva riferimento solo alla categoria Elite uomini, poi dal 2001 subentrò la categoria Juniores, dal 2002 quella Under 23 e dal 2015 quella Elite donne.
Nella stagione in corso le due gare delle categorie Elite uomini ed Elite donne sono ”open”, pur prevedendo, in ognuna, una classifica separata per gli Under 23.
Dal 1999 al 2014 il fenomeno belga Sven Nys “cannibalizzò” la manifestazione vincendo il trofeo ben tredici volte con sessantaquattro successi di tappa.
Record difficilmente eguagliabile anche se il ventiquattrenne Mathieu Van der Poel ha già vinto tre classifiche finali (la prima a vent’anni, nel 2015, poi nel 2017 e nel 2018) e messo insieme ventitre vittorie di tappa, comprese le quattro dell’edizione in corso.
In questa speciale classifica l’esuberante ragazzo olandese è salito al secondo posto, avendo di recente scavalcato l’olandese Richard Groenendaal (venti) ed il belga Roland Liboton (ventuno).
Al giro di boa di questa edizione del Superprestige il campione europeo guida la classifica a punteggio pieno con sei lunghezze di vantaggio su Toon Aerts, tredici su Lars Van der Haar ed altrettanti sull’iridato Wout Van Aert, vincitore nel 2016, secondo nel 2017 e 2018.
La campionessa del mondo Sanne Cant, vincitrice del trofeo nelle tre edizioni finora disputate, si trova ora al terzo posto, preceduta di otto punti dalla Worst e di sei dalla Arzuffi.
Un terno da giocare sulla ruota di Zonhoven dove domenica 12 dicembre si disputerà la quinta prova, penultima dell’anno 2018.
(Fonte: FCI)