Team Relay: la Svizzera per l’8^ volta è sul gradino più alto. Italia 5^
Con il Team Relay il Mondiale di Glasgow entra nel vivo per quanto riguarda l’XCO. Un mondiale che ha perso in partenza qualche protagonista, causa vicinanza con l’XCC di domani, ma alla fine le nazioni davanti sono sempre più o meno le stesse.
Come al solito le certezze nel Team Relay non ce ne sono fino all’ultimo giro. Certo è che per l’Italia si è messa subito male, con la caduta nelle fasi di partenza per Andreas Vittone, con la sua bici danneggiata col risultato finale compromesso.
La prima nazionale a mettersi in luce è stata la Gran Bretagna, complice anche la scelta di schierare subito l’atleta Elite. Davanti comunque si vedevano da subito le favorite, ovvero Francia, Svizzera Danimarca. Aldridge chiudeva il primo giro con un vantaggio risicato sul francese Boichis, mentre faceva più fatica Dario Lillo. L’Italia pagava, causa disguido in partenza, 51″.
La Gran Bretagna resisteva nel 2° giro, nonostante la presenza dello Junior Greensill, complice anche la caduta nel finale per il campion del mondo su strada Junior Albert Philipsen, che aveva ripreso il britannico. Al 2° posto transitava invece la sorpresa Austria, grazie alla prova di Mario Bair. L’Italia con Elian Paccagnella recuperava posizioni (dall’11° al 7°) e manteneva quasi inalterato lo svantaggio dalla testa della corsa.
Nel 3° giro grande prova dello junior Hammerle che portava l’Austria al 1° posto. Alle sue spalle risaliva la Francia con Loana Lecomte e il Canada con Emily Johnston. La Svizzera era comunque 4^, mentre l’Italia con Giada Specia risalita al 5° posto.
Nel 4° giro prendeva la redini Line Burquier, che metteva le sue ruote davanti a tutti, seguita dalla sorprendente Austria con Embacher e dalla rediviva Svizzera con la Blochlinger. L’Italia con Valentina Corvi teneva duro e l’azzurrina dava il cambio al 6° posto.
Il 5° giro è quello che ha deciso la gara. La Svizzera con Anina Hutter h preso il comando, con la Francia invece che con la Junior Moulin perdeva secondi e posizioni, scavalcata anche dall’Austria con va Herzog. Sara Cortinovis ha lottato al meglio e dato il cambio a Luca Braidot in 7^ posizione.
L’ultimo giro e cominciato con la Svizzera davanti e contando che l’ultimo frazionista era Nino Schurter, già si sapeva come sarebbe andato a finire. Ci ha provato Jordan Sarrou, ma nulla ha potuto contro Mister MTB. Oro quindi alla Svizzera (l’8° nella disciplina e il 5° personale per Nino Schurter), con la Francia 2^ e la Danimarca che grazie a Sebastian Fini recuperava sul Canada ed andava a prendere il bronzo. Il Canada chiudeva con un ottimo 4° posto, mentre Luca Braidot porta l’Italia al 5° posto.
Poi Gran Bretagna, Germania, USA e Austria, che ha pagato nel finale la scelta di far correre gli uomini nelle prime 3 frazioni.
(Max Alloi)
Fonte: Solobike.it
Ph. UCI MTB