The Insider: i segreti di Stephane Tempier – #1
Vedere le gare è bellissimo, soprattutto se parliamo di una gara di Coppa del Mondo. Ma vivere le gare da dentro è ancora più interessante. Volevamo qualcuno che ci raccontasse, da vero insider, alcuni segreti delle principali gare e abbiamo trovato nel simpatico francese Stephane Tempier la “spia” ideale. Scherzi a parte, approfitteremo della gentilezza dell’atleta Bianchi Courtenvail per scoprire qualcosa in più delle gare di Coppa e non solo per quello che riguarda i risultati. Quindi bienvenue Stephane. Et bonne chance.
La prima prova di Coppa del Mondo della stagione e sempre speciale. Soprattutto quest’anno con la novità di Stellenbosch e anche perchè la stagione è iniziata ad inizio marzo, cosa molto strana per noi.
LA VIGILIA
Siamo arrivati in Sud Africa 4 giorni prima della gara e ho subito fatto un giro a piedi per capire il circuito e vedere i passaggi tecnici. Poi è arrivato il momento di fare il percorso in bici: il primo punto era scegliere la bici. Rigida methanoll CV o full methanol FS? Ho scelto la full (il terreno era molto secco e ondulato e con la full ero più a mio agio). Il secondo punto era scegliere le gomme Kenda e sistemare la bici per arrivare alla gara al top. Così ho lavorato per trovare la pressione giusta delle gomme, la pressione della forcella e degli ammortizzatori. Il terzo punto era uno dei più importanti, ovvero lavorare sui passaggi tecnici, sopratutto sul rock garden e dai tronchi, per trovare la linea migliore e avere l’automatismo giusto per affrontare la gara senza problemi.
Quello di Stellenbosch era un percorso bellissimo, piacevole in discesa e sul tecnico. Mi ha fatto pensare a Cairns (ma questo era decisamente meglio), ma sopratutto a Pietermaritzburg. Devo dire che in Sud Africa sanno fare molto bene i percorsi di XCO moderno! Tutti a casa mia mi hanno detto che la gara era molto bella da vedere in TV.
LA GARA
In gara è molto più difficile divertirsi, soprattutto su un percorso così. E’ un tracciato dove devi sempre pedalare, senza mollare e quando arrivi in discesa devi provare a recuperare un po’ in tutti i modi!
Alla fine ho chiuso al 15° posto, ma devo essere sincero che ho faticato per tutta la gara. Sono deluso del risultato, pero solo una settimana prima, quando eravamo in Spagna per la gara di Chelva, ero malato. Mi è manca un po’ di recupero per andare più veloce, ma sono fiducioso per le prossime tappe di Coppa e sono concentrato per essere al top ad Albstadt e Nove Mesto!
CURIOSITA’
Impagabile andare in bici in maglia con le maniche corte e senza gambali, con 30 gradi, quando a casa mia siamo ancora sotto zero! Il paese di Stellenbosch e il suo panorama con tanti vigneti é veramente incredibile. Per la MTB poi è speciale. Ci sono tanti bike park e single track con tanti salti e parabole. Il “G SPOT”, vicino alla gara, é il più famoso.
Con la mia squadra Bianchi Countervail, abbiamo dormito al “Cultivar Guest Lodge”, un piccolo albergo in mezzo ai vigneti. Mi ricorderò sicuramente di questo posto e ci ritornerò per una vacanza!
Il nostro fisioterapista Wais ha cucinato e così abbiamo mangiato la pasta come in Italia! C’é un bell’ambiente con Chiara, Marco e Nadir e anche con tutto lo staff, i meccanici Daniele e Simone, il fisioterapista Wais e il nostro Boss Massimo!
Tutto questo mi ha fatto riflettere e pensare all’anno prossimo. Magari potrei approfittare della gara e poi stare ancora un po’ in Sud Africa sotto al sole. E magari perchè no, fare la Cape Epic? (magari con Marco o Nadir!).
(Max Alloi & Stephane Tempier)