Titan Desert: seconda tappa
Con il passare dei giorni scopri che accanto a te siedono e dormono vere leggende del mondo endurance. Ci sono atleti che hanno portato a termine molte delle leggendarie gare a tappe come la Cape Epic, l’Iron bike, il Mongolia Bike Challenge ecc ecc. Alcuni addirittura hanno al loro attivo più edizioni della Titan, il nostro compagno di tenda ben sette… io non so neanche se finirò questa! Ma veniamo alla gara… pronti via! E ci immergiamo subito nella sabbia e spingiamo per oltre 6 kilometri, un buon riscaldamento. Ora sappiamo che non c’è un vero tracciato così cerchiamo di intuire subito la pista più favorevole. Ieri al breafing ci avevano preannunciato vento a 35 km/orari e temperatura di 38 gradi. Vi risparmio di sapere da che parte tirava il vento! Rispetto alla prima tappa noto che le squadre pretendenti al titolo cominciano ad organizzarsi, ieri si scherzava. Abbiamo spesso parlato del fondo, del vento e del caldo ma oggi c’è una novità: la navigazione. Infatti la pista è saltuariamente segnalata, ma spesso ti guardi attorno e non vedi nessuno per kilometri! Perché qui ognuno cerca il percorso più breve tra i vari check con il rischio di trovarsi persi tra le dune o in canyon. So che non mi credete ma succede anche perché tra i primi 200 nessuno aspetta nessuno, basta un insabbiamento, un pit stop e per incanto ti trovi da solo in mezzo al nulla. La situazione può diventare angosciante ma è per questo che il GPS diventa utile ed il saperlo usare vitale! La temperatura sale, i ristori che da noi non li ho mai considerati qui diventano miraggi. Nota di elogio a coloro che lottano per stare nelle 10 ore, veri eroi che pedalano a 42 gradi, un inferno. Oggi 33 ritiri ed una infinità di interventi medici per il forte caldo. Seconda tappa seconda vittoria assoluta maschile per José Luis Gomez Miranda che percorre i 106 km in 3:59, tra le donne vittoria di Ramona Gabriel in 4:47. Viglione e Franzosi rimangono nei 100 dell’assoluta generale ma domani i primi 25 km sono di navigazione GPS senza riferimenti sul terreno, la vedo dura molto dura.
A domani!