TransAndes Challenge 2020, l’edizione più dura di sempre della grande avventura nel cuore della Patagonia cilena
Il 18 gennaio si è conclusa la dodicesima edizione del TransAndes Challenge, la gara a tappe cilena che anno dopo anno sta crescendo d’importanza a livello internazionale. Quest’anno sono stati oltre 300 i concorrenti da tutto il mondo, in rappresentanza di ben 20 nazioni
Cinque tappe, oltre 400 km e 10.000 m di dislivello positivo; questi sono i numeri del TAC 2020, per l’edizione più dura della sua storia, con percorsi altamente impegnativi e severi, sia dal punto di vista fisico sia da quello tecnico, con salite impossibili e discese mozzafiato che hanno messo a dura prova tutti i concorrenti.
Per chi il TAC lo aveva già affrontato nulla di cui stupirsi, i percorsi sono sempre stati da vera MTB, altamente tecnici ma allo stesso tempo divertenti, con discese da bike park, il tutto immerso in una natura che qualcuno ha definito da “Jurassic Park”, e vi assicuro che la definizione non è per nulla azzardata.
Dopo tante edizioni la gara ha cambiato completamente la sua sede di partenza. La natura incontaminata del Corralco Mountain Resort e della Riserva Nazionale di Malalcahuello è davvero incredibile.
Araucarie millenarie sulle pendici di maestosi vulcani, laghi e fiumi, questo è il contesto che ha accolto i biker per i cinque giorni di gara, solo l’arrivo a Pucòn, al termine della quinta tappa, ha fatto riprendere contatto con la “civiltà”.
La sera del 13 gennaio il campo a Corralco si è vestito a festa, per accogliere i concorrenti e celebrare l’inizio della dodicesima edizione. Juan Pablo Santiagos, direttore di gara, con il collaudato staff, ha presentato la gara, ringraziando anche chi negli anni ha promosso e sostenuto questa manifestazione. Solobike.it ha coperto mediaticamente ben 8 delle 12 edizioni.
Musica e balli tipici cileni hanno preceduto la cena di benvenuto, un momento di aggregazione che ha stemperato la tensione per l’ormai imminente avvio della competizione.
Il TransAndes Challenge si distingue per molte cose dalle altre competizioni a tappe, una di queste è il catering, un servizio che offre tre pasti completi al giorno, colazione pranzo e cena al buffet, con un’ampia scelta di alimenti, tra i quali non manca la pasta, e vi assicuro che fuori dall’Italia raramente capita di mangiarne di migliori, il tutto, per chi lo gradisce, accompagnato da ottimo vino rosso cileno o birra.
Finita la festa è ora di ritirarsi in tenda, il giorno seguente le energie verranno utili.
La competizione parte con tre tappe point to point a Corralco, ognuna con le sue caratteristiche ben distinte, ma sempre severe. La quarta tappa, una ultra marathon di ben 111 km, ha trasferito la carovana a Malipeuco, mentre l’ultima tappa, altra ultra marathon di 114 km, ha portto tutti all’ambito traguardo di Pucòn, alla base delle perdici del maestoso vulcano Villarrica.
Pucòn, splendida cittadina turistica che si estende tra le falde del vulcano e dell’omonimo lago di Villarrica, un contesto ideale per celebrare il termine di una manifestazione unica, dal sapore di una grande avventura, una sfida alle doti tecniche e di resistenza per tutti i concorrenti.
Il vincitore assoluto è stato il cileno Sebastian Miranda, che ha ribaltato nell’ultima tappa la classifica, grazie anche all’incidente meccanico che ha costretto al ritiro il favorito, vincitore dell’edizione 2019 e quarto al campionato mondiale XCO in Canada a Mount Saint Anne nella categoria Under 23, Martin Vidaurre, netto dominatore delle prime quattro tappe.
Assoluta maschile finale
1 Sebastian Miranda (CHI) 13:23:30.35
2 Nicolas Martin (CHI) 13:35:14.38
3 Matthias Grick (AUT) 13:49:57.99
4 Pablo Gomez (ESP) 14:06:47.41
5 Hugo Pino (CHI) 14:22:36.96
6 Tobias Peterstorfer (AUT) 14:25:25.46
7 Philipp Wetzelberger (AUT) 14:28:25.12
8 Francisco Voto (ARG) 14:28:37.38
9 Pedro Bormida (ARG) 14:41:06.82
10 Pedro Catalan (CHI) 14:45:35.01
I video riepilogativi delle giornate:
Anche la gara femminile aveva una favorita dai pronostici, la statunitense Kaysee Armstrong, già vincitrice delle edizioni 2017 e 2018, ma dopo aver vinto le prime tre tappe ha subito un calo di prestazioni e la rimonta delle forti avversarie cilene. Alla fine a vincere è stata la cilena Ximena Aldana, con la statunitense che riesce a salvare la seconda posizione del podio per soli 15 secondi dall’altra cilena Cata Salata.
Assoluta femminile finale
1 Ximena Aldana (CHI) 17:15:09.28
2 Kaysee Armstrong (USA) 17:30:03.13
3 Cata Salata (CHI) 17:30:18.38
4 Fabiana Brandao (BRA) 18:22:13.48
5 Pilar Corvalan (CHI) 18:47:46.13
Due gli italiani in gara anche nell’edizione 2020, Aldo Zanardi (Torpado Sudtirol International Pro Team) nella categoria Single 50/59 Man e Giuseppe Senserini (Cicli Errepi) nella Single 60+ Man.
Zanardi ha chiuso la sua Transandes in 79a posizione assoluta, andando a podio di categoria in tutte le tappe e chiudendo 2° nella generale: “Gara durissima, 5 tappe che hanno messo a dura prova tutti i concorrenti. Scenari incomparabili ci hanno accompagnati lungo i percorsi, con maestosi vulcani a dominare le spendide vallate.
Ho chiuso conquistando il secondo gradino del podio di categoria, di più non avrei potuto fare, il vincitore era nettamente superiore. In gara ho avuto modo di testare a fondo un reggisella telescopico, il KS LEV con corsa da 125mm, fornitomi direttamente dal distributore per l’Italia, 4Guimp, montato sulla Torpado Ribot X ufficiale del team di Sandro Lazzarin, potendo apprezzare a fondo i vantaggi offerti da questo accessorio, che mi ha consentito di superare con facilità e sicurezza i molti segmenti altamente tecnici proposti dai percorsi di gara. I benefici superano di gran lunga il supplemento del peso. Anche l’intimo Biotex ha superato a pieno il test di una gara difficile da gestire, visti i notevoli sbalzi di temperatura e le condizioni meteo instabili di alcune tappe, dove siamo passati dalla pioggia al sole pieno.”
Senserini ha chiuso 123° assoluto, conquistando due podi di tappa e chiudendo 4° nella generale di categoria: “Gara davvero impegnativa. Io sono partito non proprio nelle migliori condizioni fisiche, reduce da un’influenza. La condizione è migliorata nel corso della gara e ho potuto conquistare due podi tappa, un 2° e un 3° posto, chiudendo 4° nella generale di categoria”.
La gara non è facile per chi proviene dall’emisfero boreale e dall’off season, il confronto con gli atleti dell’emisfero australe, nel pieno della stagione agonistica, fa emergere la carenza di preparazione, ma è sicicuramente un’ottima opportiìunità per allenarsi divertendosi su percorsi da vera MTB.
All’arrivo a Pucòn siamo stati ospitati all’Hotel Green Park, una splendida struttura di prim’ordine, vove abbiamo potuto rilassarci e prepararci per il party finale.
Le premiazioni al crepuscolo e poi è festa! Una sontuosa grigliata, come da tradizione patagonica, ma non solo. La carne in Sudamerica è squisita, il tutto innaffiato dagli ottimi vini cileni. Si balla fino a notte fonda, le ultime energie vengono spese per concludere in allegria e amicizia un’esperienza cha ha accomunato atleti da tante nazioni, condividendo momenti di gioia e momenti difficili, momenti che resteranno impressi nella mente di tutti e che spingeranno molti di loro a tornare l’anno successivo.
Il bilancio di questa 12a edizione è decisamente positivo, una gara che riserva sempre sorprese, un’organizzazione impeccabile, prove dure ma molto divertenti con scenarimozzafiato che incantano i concorrenti, distogliendoli dalla fatica. La disponibilità,l’accoglienza e la simpatia di tutto lo staff, fanno del TransAndes Challenge una competizione unica, un’esperienza che consigliamo a tutti gli appassionati di questo meraviglioso sport che al TAC potranno trovare tutto quello che cercano per soddisfare la loro passione. Ma se deciderete di fare questa esperienza non sottovalutatela, il TAC è una gara molto impegnativa, che non fa sconti e metterà a dura prova le vostre doti fisiche, tecniche e mentali, ma se riuscirete a portarla a termine la soddisfazione sarà immensa e vi ripagherà di tutto.
Juan Pablo Santiagos ci ha già anticipato che la 13a edizione avrà altri cambiamenti e che i percorsi saranno resi più “morbidi”, aumentando il divertimento mantenendo inalterato lo spirito avventuroso di questa gara. Grandi novità anche per logistica e ospitalità degli atleti, che soddisferanno anche i più esigenti. Ma di questo vi renderemo conto quando avremo informazioni precise e dettagliate.
Una partnership con la Capoliveri Legend Cup offrirà la possibilità di avere uno sconto sull’iscrizione al TAC per i partecipanti alla gara elbana.
Vi ricordiamo che, per i lettori di Solobike.it, anche nel il 2021 saranno disponibili sconti nominali. Per informazioni, sia per gli iscritti alla Capoliveri Legend Cup che per il lettori di Solobike.it, potete scrivere a aldo.zanardi@solobike.it.
Se volete vivere un’avventura unica, il TransAndes Challenge fa al caso vostro, iniziate a sognare….!
Aldo Zanardi
(Ph. Marcelo Tucuna, Barra Photo, Andar Extremo, A.Zanardi/Solobike.it)
Fonte: Solobike.it