Tripletta svizzera a Tokyo 2020
Storico podio tutto rossocrociato sul circuito di Izu. Neff e colleghe danno lezioni di mtb sulla pista bagnata. Quarta a sorpresa la ungherese Vas. Male Lechner solo 25.a
Condizioni completamente diverse rispetto alla gara maschile con la pioggia che ha reso piu’ difficile e tecnico il tracciato olimpico giapponese, modificato per l’occasione reinserendo anche la famosa passerella di legno che ha in parte causato la caduta ieri di Van der Poel.
Subito all’attacco la nazionale rossocrociata con una scatenata Jolanda Neff che lo ricordiamo rientrava dopo l’infortunio alla mano di un mese e mezzo fa rimediato in Coppa a Les Gets. Sfruttando le sue grandi doti di guida sul bagnato costruiva metro dopo metro un buon margine. Prevot cadeva quasi subito a causa del fondo viscido e perdeva terreno, mentre anche l’altra francese Lecomte, data per super favorita in virtu’ del dominio nella Coppa del Mondo 2021, non entrava mai in zona medaglie, lottando prima con problemi di aderenza in salita e poi nel finale con qualche problema meccanico.
Alle spalle della Neff si formava cosi una coppia con le altre due svizzere Sina Frei e Linda Indergand, con la prima che grazie al suo fisico esile era piu’ a suo agio sulle salite secche di cui è disseminato il tracciato giapponese e la seconda che le rientrava in discesa grazie a doti di guida superiori alla media. Nel finale di corsa le posizioni del podio si cristallizzavano mentre al quarto posto risaliva la promettente 20enne ungherese Kata Blanka Vas che precedeva l’esperta olandese Terpstra. Solo sesta la leader di World Cup la francese Lecomte, mentre la sua connazionale campionessa del mondo in carica Pauline Ferrand Prevot porta a casa solo un decimo posto. Inutile sottolineare la grande delusione di entrambe al traguardo.
Dopo cinque giri era cosi trionfo rossocrociato con un fantastico oro per Jolanda Neff che precedeva le due compagne Frei e Indergand, staccate rispettivamente di 1m11s e 1m19s. Oltre alle tre atlete complimenti al loro tecnico, l’altoatesino Edi Telser, che è da anni al comando della nazionale rossocrociata e raggiunge come tecnico un risultato leggendario.
Per la 28enne sangallese si tratta della prima medaglia olimpica dopo il deludente sesto posto di Rio di 5 anni fa. Nel suo ricchissimo palmarès individuale troviamo anche un titolo mondiale (2017), tre europei (2015, 2016 e 2018) e tre Coppe del Mondo (2014, 2015, 2018). Per le altre due svizzere si tratta invece del primo grande riconoscimento personale internazionale.
La Svizzera non è nuova a questi exploit nella Mtb, poichè già in due altre occasioni ma in campo maschile aveva piazzato tre suoi atleti sui primi tre gradini del podio. Era successo in Val di Sole nel 2008 (Sauser, Vogel, Näf) e a Leogang nei Worlds 2012 (Schurter, Lukas Flückiger, Mathias Flückiger).
Gara opaca purtroppo per la nostra Eva Lechner, solo 25.a al traguardo , staccata di oltre 10 minuti dalla Neff.
Classifiche complete qui:
Cycling Mountain Bike – Results (olympics.com)
(MM)