Una flotta di ebike, itinerari tracciati e un’app a fare da guida: Prato Nevoso si reinventa
Prato Nevoso si reinventa. Popolando le sue alte terre con una flotta di ebike. Saranno interattive, iperconnesse, a portata di click. Perché l’obiettivo di questa strana estate non è solo pedalare in solitaria sulla schiena delle Alpi del mare. Ma anche in piena sicurezza. Con una nuova app per vivere l’alta quota. Eccola: ha un Sos per non restare mai soli, accompagnatori, una decina di itinerari e punti di ricarica sulle montagne. Una rivoluzione, verde e smart, studiata a tavolino dalla Prato Nevoso spa. Che ha dato vita pure a un’associazione. Con ragazzi candidati a diventare accompagnatori per famiglie e turisti. Partendo da qui. Dal dilemma che è di tutti: come gestire la libertà dell’infinito in montagna? «E’ il problema di molti escursionisti: avere le biciclette, di fronte a sé mille itinerari, ma poi non sapere come partire e cosa scegliere» spiega l’ad Gian Luca Oliva. La soluzione sta in un’app. Intuitiva, agile, razionale. Non poteva che pensarla un team giovane: appassionati, professionisti di comunicazione e web designer.
E’ la web app «Prato Nevoso ebike»: un angelo custode virtuale che si scarica sullo smartphone o sul tablet. Da lì, già sul web o sul divano di casa, si può partire. Per pianificare la propria gita e prenotarla tra i sentieri che dalla Conca si dipanano verso le cime intorno al Mondolè. L’applicazione traccia il percorso, calcola la distanza, indica la velocità. E fornisce mappe interattive e in «3D». Volendo si possono selezionare in base al proprio livello di allenamento: facili per muovere le prime ruote nel verde, più articolate per chi è pronto a cimentarsi in pedalate lunghe un giorno. E una volta arrivati sul posto la web resta con noi: spiegandoci dove andare e lanciando al bisogno l’allarme. Dalle richieste di sos più banali, una gomma forata, a un incidente in montagna: in un click scatta l’allarme, in pochi minuti si mobilita la macchina dei soccorsi.
Poi ci sono gli istruttori in carne e ossa: «Un’equipe di bikers pronti ad accompagnare i nostri turisti lungo i percorsi – aggiunge Oliva – svelare piccoli e grandi segreti delle escursioni in alta quota. Compreso capire gli eventuali cambi di umore del tempo. O dove fare soste per ammirare il nostro splendido paesaggio alpino». Saranno pure low cost per venire incontro alla crisi che oggi è di tanti. Si sono riuniti in un’associazione. La Apaeb, nata per formare giovani accompagnatori, ma che in queste settimane ha anche tracciato itinerari e sviluppato percorsi. Marco Allegro ne è il neo presidente: «Abbiamo messo a punto una serie di itinerari per un totale di 150 chilometri da percorrere su e giù per le nostre vallate alpine e per i comuni che attraversano il nostro territorio».
E se si è soli? La app gestisce anche questo inserendo il ciclista che lo richiede in un tour guidato per vivere anche nell’estate del Covid un pezzo di socialità da condividere in piena sicurezza.
Roberta Gasco della Prato Nevoso: «A fine giornata, o lungo il tracciato, c’è poi la proposta delle nostre tante baite che completano l’offerta e l’ospitalità di Prato Nevoso, dove sostare per un pranzo tradizionale all’aria aperta o un happy hour a 2000 metri. Alla stazione d’arrivo, ad esempio, della nostra telecabina panoramica: la Rossa firmata Porsche». Salvo intoppi dovrebbe aprire a giorni. Se Cirio seguirà l’esempio degli altri governatori, vedi Zaia, forzando il blocco del Governo che ha messo il lucchetto alle seggiovie italiane, potrebbe ripartire anche prima. Magari, è speranza di molti, per il weekend alle porte. Perché qui a Prato Nevoso il mondo nuovo di zecca delle ebike si interseca con quello già esistente del bike park della Conca servito dalla seggiovia quadriposto, l’altro impianto della stazione che attende il via libera per riaprire. Se nulla accadrà, e il Piemonte non deciderà autonomamente, l’apertura dovrebbe invece slittare dopo il 14 giugno, giorno in cui decade la validità del Dpcm del 17 maggio che confermava lo stop al mondo delle seggiovie e funivie. Il bike park di Prato, disegnato da esperti trailbuilder, offre baite lungo i percorsi “biker-friendly” – una su tutte la White House con il Dirt Zone Bag jump, cuscinone per saltare in sicurezza – mentre in Conca c’è il noleggio, la sede della Scuola di mountain bike e il lavaggio per le bici. Per fortuna, però, il popolo dei bikers non dipende solo dalle seggiovie. L’outodoor è già partito anche in altre stazioni cuneesi: dalle passeggiate al ritmo dolce della natura alle scarpinate in mountain bike. Mentre dal 20 giugno riparte la strada dei sogni: l’alta via del Sale.
Fonte: lastampa.it