Un’ambassador a cinque cerchi: in Val di Sole il nuovo progetto di Jenny Rissveds
La Campionessa Olimpica di Rio 2016 è tornata in gara dopo due anni difficili con il suo nuovo “Team 31”: “Il nostro obiettivo è ispirare i giovani ad una vita più salutare. Voglio che quello che faccio significhi di più del semplice risultato”
Quando nel 2016 conquistò l’oro olimpico del Cross Country a soli 22 anni, sembrava che nulla potesse mancare nella vita di Jenny Rissveds. A volte, però, i tracciati dello sport e della vita affrontano traiettorie diverse.
Per Jenny, il più grande traguardo della vita di uno sportivo ha aperto la fase più dura della sua esistenza. La svedese, ora 25enne, ha sofferto la pressione legata all’essere diventata, improvvisamente, il nome ed il volto più in vista della mountain bike al femminile. Ha iniziato a non sopportare più lo sport che amava, e ha scelto di fare un passo indietro per riscoprire sé stessa.
Nel 2019, il mondo della Mountain Bike e la Mercedes-Benz UCI Mountain Bike World Cup hanno finalmente riabbracciato Jenny Rissveds, con una squadra ed una mentalità tutte nuove. Ci sarà anche lei sulla linea di partenza della prova di Cross Country in programma Domenica 4 Agosto in Val di Sole. Il programma dell’evento si aprirà Venerdì 2 Agosto con il Cross Country Short Track e i Campionati del Mondo di 4Cross, mentre Sabato 3 Agosto toccherà alle prove di Coppa del Mondo di Downhill e ad Electric Snake, la prima gara short track eMTB inserita nel programma del weekend di Val di Sole.
“Adesso mi godo la MTB in modo diverso,” ha spiegato Rissveds. “Questi due anni vissuti diversamente, con tanto tempo per pensare, hanno cambiato la mia visione sul nostro sport, ma anche sulla vita in generale. Adesso credo di riuscire a godermi tutto più di quanto non facessi prima, proprio perché comprendo meglio la prospettiva d’insieme.”
Dopo essere tornata nella top-10 di Coppa del Mondo a Nove Mesto, Jenny è attesa fra le protagoniste in Val di Sole, dove riuscì a vincere fra le Under 23 nella stagione 2015. “In Val di Sole mi concentrerò soprattutto sul mio ritmo, e mettere in atto la strategia convenuta con la mia squadra, più che su un risultato nello specifico. Personalmente preferisco i percorsi naturali, ed è proprio per questo che amo Val di Sole. L’atmosfera è fantastica, come anche l’area circostante. In più, già non vedo l’ora di fare un bagno gelido nel fiume Noce, che scorre proprio vicino all’area di gara!”
Il ritorno di Rissveds nel mondo della MTB è stato accompagnato da un nuovo progetto, tutto suo, che guarda al di là dello sport. “Il Team 31 vuole creare consapevolezza ed ispirare i giovani verso una vita attiva, più salutare e – in generale – migliore. Si basa sull’articolo 31 della Convenzione dei Diritti dei Minori, che tratta del diritto dei più giovani di svagarsi e divertirsi, di essere coinvolti in attività ricreative adatte alla loro età, e di partecipare liberamente alla vita culturale e all’esercizio delle arti. Voglio che quello che faccio ogni giorno abbia un significato più grande del semplice risultato.”
Ampliando la prospettiva, Jenny ha trovato il lato positivo dell’essere una Campionessa Olimpica: poter diventare la formidabile ambasciatrice di una causa per cui valga la pena impegnarsi. “Sento di avere finalmente una motivazione per scendere dal letto, e godermi la vita e lo sport in un modo diverso. Qualcosa che spero possa crescere, ed io con essa. E spero di trasmettere agli altri qualcosa di tutto questo.”
Generosità è la parola d’ordine di un altro progetto che sta contribuendo all’organizzazione dell’evento in Val di Sole. “Operazione Mato Grosso” è un’associazione di giovani trentini che spontaneamente si impegnano in attività manuali con lo scopo di devolvere il ricavato del loro lavoro a chi ne ha più bisogno. Un gruppo di ragazzi dell’associazione sta lavorando con il team di Grandi Eventi Val di Sole nella pulizia e la preparazione dei percorsi di gara. Un’altra associazione benefica, Volo Libero, sarà incaricata di gestire un punto catering alla partenza del tracciato di Downhill, di cui devolverà il ricavato in beneficienza.
Come nel caso del Team 31: lo sport è solo l’inizio della storia.