Val di Sole Marathon tra conferme e novita’

In Val di Sole la 15. edizione dei campionati italiani Marathon. Juri Ragnoli la conferma e Maria Cristina Nisi la sorpresa per una gara molto tecnica e selettiva, che ha comunque fatto emergere i valori in campo. Circa 1000 i bikers al via a Male’, patria della mtb italiana, che ospitera’ a fine agosto le finali di Coppa del Mondo XC, DH e 4X.A distanza di 15 anni e’ toccata alla Val di Sole assegnare le maglie di campioni italiani marathon. La prima era stata vinta da Marzio Deho in occasione della Gardena Starbike su un percorso di 58km e 1800m di dislivello circa.Quella gara poi dopo alcune vicissitudini si e’ evoluta nella piu’ nota e partecipata Sella Ronda Hero, su un percorso molto piu’ impegnativo e che ha gia’ ospitato una edizione fortunata del Mondiale Marathon.Il percorso della Val di Sole Marathon proponeva invece circa 70km con un dislivello di 3100metri, per una gara definita a ragione la piu’ tecnica d’Italia.Avendo pedalato su entrambi i percorsi possiamo testimoniare la evoluzione della mtb, in particolare nell’endurance, con percorsi che nel tempo sono rimasti legati a doppio filo per lo piu’ a loalita’ turistiche, ma che si sono "incattiviti" negi anni, anche per rientrare negli standard di una gara marathon, il cui chilometraggio deve essere comunque superiore ai 60km.Quello di Male’ e’ stato adattato in parte rispetto alla edizione 2016 con un nuovo pezzo in territorio di Madonna di Campiglio, che ha aggiunto pero’ soli 15′ al tempo complessivo. Tanto e’ che Juri Ragnoli ha vinto con un tempo di poco inferiore alle 3h10m. A posteriori un tempo leggermente basso per gli standard di un tricolore su prova secca.Ma il percorso ha messo a dura prova i partecipanti con le dure rampe verso il Gpm di rifugio Orso Bruno nel parco delle Dolomiti Adamello Brenta a quota 2150mslm. Ma anche il successivo tratto di discesa soprattutto nella frazione cronometrata nei pressi di Folgarida ha esaltato i bikers ed in alcuni casi costretto a piedi i piu’ lenti. Impresso nella memoria anche il durissimo finale con le dure rampe verso la chiesetta di Bolentina che anticipava il duro finale con la discesa Direttissima che riportava sul traguardo di Male’.Un percorso che nel complesso piace o non piace, duro e tecnico che ha premiato i bikers piu’ in forma ma anche i piu’ lesti in discesa. Disegnato da bikers, questo percorso e’ stato gratificato da molti complimenti rivolti ai suoi artefici Michele Degasepri e Sergio Battistini, entrambi bikers attivi e praticanti.Venendo alla gara non volgiamo raccontare ancora la cronaca che gia’ nell’articolo precedente era presente.Nella categoria Open maschile Juri Ragnoli ha coronato una annata a dir poco fantastica portando in cascina la sua terza maglia tricolore, dopo quelle di Schio 2012 e di Monteforte d’Alpone lo scorso anno. Quest’anno non dimentichiamo che ha vinto tante altre gare di peso come la Dolomiti superbike, la Sella Ronda Hero. Nel mezzo anche un matrimonio. Insomma un campione a tutto tondo, sempre sorridente e disponibile. Siamo sicuri che presto si levera’ qualche soddisfazione anche in campo internazionale.Battuti sono stati oltre allo sfortunato Tony Longo che purtroppo non e’ nemmeno partito per via di un infortunio proprio nei giorni precedenti la gara, anche Daniele Mensi, l’amico-nemico di sempre, che quando era in lotta per un posto sul podio ha dovuto alzare bandiera bianca per una foratura in un puto purtroppo lontano dalla area di assistenza tecnica.Battuti anche i due alfieri del team TREK selle san marco, ovvero Samuele Porro e Fabian Rabensteiner. Quest’ultimo una bella sorpresa per un atleta che non ha eguali per serieta’ e continuita’ di risultati. Per Porro un altro podio in quel campionato italiano marathon da lui gia’ vinto per ben due volte.Sorpredente fino a un certo punto il 4. posto di Francesco Casagrande, passato Elite da solo un mese e che ha dimostrato di avere dei "numeri" davvero troppo superiori a quelli di un master, categoria in cui era tesserato a inizio stagione.Da citare anche il buon 15.posto per Marzio Deho, che era uno dei pochi Elite presenti al primo Italiano Marathon del 2003.Passando alla Open Femminile una piacevole sorpresa con una gara molto combattuta. Tutti davanto per favorita Annabella Stropparo, per il lignaggio e per il fatto di avere preparato bene questo appuntamento. Assente anche Mara Fumagalli per via del famoso cerottino del Mondiale di Singen (che probabilmente avra’ ancora conseguenze, ndr), avversarie numero 1 e 2 per la "anaconda" erano la toscana trapiantata in Liguria Maria Cristina Nisi e la romagnola Gaddoni.In grande giornata la Nisi ha fatto valere una condizione super in salita che ha tappato alcune lacune che sono emerse nelle discese piu’ tecniche della Val di Sole Marathon. Negli ultimi 10km la "pulce" ligure ha aperto di nuovo il gas in salita e rifilato un distacco importante alla Stropparo, comunque parzialmente soddisfatta della sua gara, anche perche’ nel finale ha dovuto controllare per via dei crampi.Nelle categorie amatoriali femminili registriamo le conferme di Lorena Zocca (W2), e le due soprese Nicole Guidolin (W1) e Eloise Tresoldi (ESW).Tra i Master anche diversi pronostici non rispettati a partire dagli M6 e M7 con il bresciano Enrcio Bontempi che beffa un incredubo Berlusconi negli M6 e negli M7 Agostino Oss che beffa il milanese Demonte.Tra gli M5 vince la vecchia volte Andrea Pendini della Lunardi Corratec che strappa la maglia al campione uscente Gilberto Perini.Negli M4 si conferma il bergamasco Oscar Lazzaroni (2R bike store) , campione a suo agio sia nel XC che nelle marathon.Negli M3 invece tocca all’ex Elite Mikauliski vestire la maglia davanti al toscano Carboncini.Tra gli M2 successo che va ad un ex stradista del team NOB , Davide Garelli, mentre negli M1 si impone con ampio margine il trentino Mattia Lorenzetti del sc Ala.Infine tra gli Elitesport onori e merito al friulano Andrea Bravin che stravince la sua categora, cogliendo un lusinghiero 16. posto assoluto.Da segnalare infine che le fotografie dell’evento sono disponibili su www.fotobernardi.it (MM)