Wilier Force 7C, un 2018 tutto all’attacco
Alla notizia che il team Wilier Force 7C 2018 sarebbe stato ufficialmente presentato nei primi giorni di gennaio abbiamo fatto subito una considerazione. La maggior parte degli appassionati può pensare che sia troppo presto, anche se a ben guardare il calendario agonistico così non è, ma noi abbiamo percepito tutta l’impazienza e la voglia di mettersi in gioco che caratterizza questa formazione fin dal momento in cui è nata. Massimo Debertolis, che ha trovato nella famiglia Gastaldello un partner ideale per le sue aspirazioni e per il suo progetto, ha lasciato trapelare la voglia di riscatto che nasce dal credito verso la fortuna, che lo scorso anno ha abbandonato Longo e Cattaneo proprio nei momenti cruciali. Come a dire: “ve lo faccio sapere subito, quest’anno non molliamo di un metro”.
San Martino di Castrozza, nella valle del Primiero, si presentava carica di neve, in uno dei suoi abiti migliori, consapevole dell’importanza dell’occasione. La scelta di una location come questa, che lega da sempre sport e territorio, si è rivelata quanto mai azzeccata: parlare di mtb qui è come parlare di cucina in casa di Gualtiero Marchesi, se passate il paragone con la buona tavola.
Barbara Pedrotti, ben conosciuta nell’ambiente della mountain bike, con mano sicura e carica di verve, ha dato il via alla presentazione, introducendo i vari ospiti. Il primo cittadino della località trentina, Daniele De Paoli, ha fatto gli onori di casa e ha ringraziato l’azienda vicentina per il ruolo che svolge nel mondo del ciclismo e per aver scelto San Martino per far conoscere atleti ed obiettivi della stagione che volge al via. Antonio Stompanato è intervenuto a nome dell’Azienda per il Turismo della valle, ricordando quante manifestazioni di alto livello hanno attraversato il territorio.
A seguire Massimo Debertolis, che è entrato nel vivo del discorso, ricordando che la spina dorsale della squadra è rimasta quella dello scorso anno, con qualche inserimento mirato a rinforzare la zona d’attacco, per usare un concetto in grado di individuare anche una strategia d’azione. Non è mancato l’impegno, non è mancata la preparazione, ma è venuta meno un po’ di buona sorte ed un pizzico di cattiveria agonistica che forse avrebbe fatto pendere più spesso l’ago della bilancia dalla parte del Team Wilier.
Johnny Cattaneo non si è certamente nascosto, ben sapendo che su di lui sono riposte molte aspettative: “Ho avuto qualche problema di salute che mi ha impedito di partecipare ai Campionati Italiani e al Campionato del Mondo nel 2017, ma ho voglia di correre e di provare a vincere, visto che sono nel pieno della maturità agonistica. Sono in ballo obiettivi molto importanti, a partire da Cape Epic, dove correrò assieme al colombiano Luis Mejia, per finire con i Mondiali Marathon che si terranno ad Auronzo di Cadore, in occasione della 3 Epic del 15 settembre, dove speriamo di poter essere protagonisti”.
Un primo video, parte delle 4 Offroad Series, ha raccontato la Roc D’Azur del Team: tra una intervista e l’altra sono poi stati presentati quello relativo alla norvegese Birkebeinerrittet, alla Dolomiti Superbike e alla Sellaronda Hero, descritte dalla viva voce dei protagonisti.
Tony Longo è salito sul palco e a sua volta ha fatto presente che nel 2018 non lascerà nulla d’intentato per portare a casa una maglia o un podio di prestigio. Nel mirino ci sono Sellaronda Hero, Mondiale Marathon di Auronzo di Cadore, Alpen Tour Trophy, per una stagione che vedrà il team girare letteralmente mezzo mondo. Tony è un atleta che ancora non ha raggiunto gli obiettivi adeguati alle sue potenzialità, ha ribadito Debertolis, è venuto il momento di raccogliere quanto seminato.
Uwe Hochenwarter ha esordito con simpatia, dimostrando entusiasmo e voglia di fare bene. Si tratta di un atleta che proviene dal cross country, e che un paio d’anni fa si è avvicinato al mondo delle marathon senza timori reverenziali, dimostrando di gradire anche le gare a tappe. Ovviamente il sogno nel cassetto, ma non certo l’unico, è correre una Cape Epic da protagonista, ma ci sembra che l’austriaco sia in grado di trovarsi spesso nel gruppo dei battistrada.
Assieme ai tre capitani ci saranno il friulano Diego Cargnelutti, il ligure Marco Rebagliati e l’altoatesino Michael Wohlgemuth, confermati nel team dopo le ottime prestazioni della scorsa stagione.
L’intervento di Gilberto Simoni ha permesso a Debertolis di raccontare qualche aneddoto nato sui campi di gara, su di una rivalità che pur non essendo durata molto ha permesso alla mountain bike di salire alla ribalta delle cronache e all’atleta di Palù di prolungare una carriera già ricca di successi. Simoni ha ricordato le lunghe uscite in mtb nei boschi in gioventù, cosa che gli ha permesso di cimentarsi con le ruote grasse senza troppe remore.
Sono state poi presentate le nuove divise ufficiali, del tutto differenti rispetto sia a quelle del 2017 che a quelle del team road. La squadra è cresciuta, è ora che viva in modo indipendente ed emerga, anche per via della sua presenza in quattro nazioni diverse. Al team italiano, belga e tedesco si affianca quest’anno quello del Costarica, dove si trova il nuovo importante sponsor.
L’intervento dei fratelli Gastaldello ha chiuso il pomeriggio. Enrico ha evidenziato, oltre alla bellissima colorazione, l’aggiornamento della bici ufficiale, la 101X: sono state apportato migliorie al posteriore, ai materiali e ridotto il peso. Andrea ha espresso apprezzamento per il consolidamento delle posizioni di mercato, e ha auspicato un grande futuro per il settore fuoristrada.
Sono intervenuti alcuni sponsor, come Miche, Itas Assicurazioni, Gaerne e dopo le foto con lo staff tutti si sono ritrovati ad un apprezzato rinfresco: le luci del tramonto permettevano di cogliere i colori nascosti delle Dolomiti, che ben si prestano a far da cornice alle grandi imprese, al ciclismo di fatica e di coraggio che la mountain bike incarna perfettamente fin da quando è nata. (Sandro Bongiorno)