World Cup di ciclocross #2: a Fayetteville vincono Hermans e Brand

Una giornata complicata per via del tempo quella che hanno dovuto affrontare gli atleti al via della 2^ tappa della World Cup di ciclocross a Fayetteville, sede anche ad inizio 2022 del Campionato del Mondo. Pioggia e fango sono stati i veri protagonisti di questa giornata, con gli atleti che hanno dovuto sudare più del solito per evitare cadute e problemi meccanici.

Nella gara uomini centra il primo successo in carriera in Coppa Quinten Hermans, che approfitta delle difficili condizioni meteo e di un percorso quasi impraticabile, per allungare sui rivali nel corso del 3° giro. Hermans ha dovuto tenere a bada un terzetto di mastini composto da Eli Iserbyt, Michael Vanthourenhout e Toon Aerts, che in ogni modo hanno provato a rientrare, ma non sono riusciti nell’impresa. Con Hermans lanciato, dietro Vanthourenhout prima perdeva terreno per un problema meccanico e poi approfittava delle disavventure di Aerts per sopravanzarlo, lanciandosi all’inseguimento di Iserbyt. In palio punti importanti per la World Cup.

Hermans andava a prendersi un’importante, meritata ed inaspettata vittoria, nonostante avesse dimostrato di essere atleta in crescita. Alle sue spalle, a 37″, arrivava Eli Iserbyt, che si conferma leader di Coppa. 3^ piazza per Michael Vanthourenhout e 4^ per Toon Aerts. Poi Rohnaar, Adams, Vandeputte e Hecht.

Ancora una volta il miglior italiano si è confermato Davide Toneatti, che ha chiuso al 17° posto, seguito da Lorenzo Masciarelli 23°.

Nella gara donne non è riuscito il bis a Marianne Vos, ma a dominare sono state comunque ancora le atleti olandesi. Questa volta a vincere è stata Lucinda Brand, che ha preceduto di 9″ Denise Bestema. 3^ piazza per la statunitense Clara Honsinger, che ha lasciato giù dal podio proprio la Vos. Poi le Under 23 Pieterse e Vas.

Buona prestazione generale per le italiane, che piazza 4 atlete nella Top20: Gaia Realini 15^, Silvia Persico 16^, Alice Maria Arzuffi 19^ ed Eva Lechner 20^. 36^ Lucia Bramati.

(Max Alloi)

Fonte: solobike.it